Mezzo secolo rincorrendo il mondo - Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto

Mezzo secolo rincorrendo il mondo - Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto
2ª edizione – Youcanprint – 568 pagine – 2023

venerdì 22 luglio 2022

ECCO IL MIO 6° E ULTIMO LIBRO

Finalmente, il 22 luglio 2022, la Libreria Editrice Urso’ di Avola (in provincia di Siracusa) ha finito di pubblicarmi “Mezzo secolo rincorrendo il mondo - Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto”. E così si è andati in stampa con un volume corposo, composto da ben 552 pagine per un formato di cm 17 x 24: cosa che ha fatto scappare tutti gli editori (tranne uno) per i forti costi, con il timore – assai concreto – di non recuperare le spese sostenute. È stata una mia scommessa contro tutto e tutti (o quasi): dall’inizio ho contato sulla fiducia di appena tre persone, le uniche che all’inizio (più di un anno fa) hanno creduto in me quando era ancora una semplice idea: parlo di Giuseppe Pizzo, Andrea Costa e Roberto Pacor. Oltre a loro c’era stato il vuoto, alimentato soprattutto dall’esagerato numero di pagine non consono con i libri moderni. Io avevo un concetto preciso: per questo libro non volevo spendere niente e piuttosto avrei rinunciato… ma ero determinato e le avrei tentate tutte prima di alzare bandiera bianca. Un editore mi aveva detto che il mio è un prodotto anti commerciale e nel mercato attuale è di difficile collocazione. È una cosa troppo voluminosa e quindi scomoda da vendere, perché le regole dell’editoria italiana attuale – che si dirige in libri sempre più corti a causa del poco tempo del lettore medio d’oggi – impongono dei tetti massimi da non superare. Tutto ciò lo sapevo già in anticipo, tuttavia volevo pure infrangere il pensiero comune considerando che solo i pesci morti nuotano seguendo la corrente. Nonostante la missione impossibile io non ho ceduto: del resto sono sempre stato un tipo poco arrendevole, sia nei viaggi sia nei progetti… e non mi spaventano le avversità.

Questo libro non sarebbe nato senza un doppio contributo: dapprima da parte di 35 persone con le loro prenotazioni alla cieca, e soprattutto grazie a Mario Giachino dell’Associazione Sociale Culturale Strade da Moto che ha prenotato 70 copie. È merito dell’Associazione motociclistica che è andato in porto questo progetto cui ci tenevo tantissimo. Chiedo scusa ai miei sostenitori che con largo anticipo si sono prenotati le proprie copie: i primi sei sin da febbraio, è invece del 19 aprile il sostanzioso – e indispensabile – contributo dell’Associazione. Purtroppo in litografia la stampa è stata frenata dagli ordini arretrati, da qualche lentezza e, soprattutto, dal periodo elettorale con il conseguente gran lavoro di stampa che le tipografie hanno dovuto affrontare. Insomma, ci sono stati dei rallentamenti facendo slittare da giugno alla terza decade di luglio la chiusura della lavorazione – e addirittura al 29 luglio il possesso del libro –, creando quindi un inconveniente assai imbarazzante (a tal proposito avevo ricevuto alcune richieste di chiarimenti sul perché di questi ritardi ai quali, però, io non sapevo rispondere). Eh, già; la procedura di stampa è stata simile a un parto ritardato di un mese, ma di certo non è stata colpa mia. Sorry.

Ho qui ottenuto due prefazioni: una di Riccardo Costagliola (Presidente “Fondazione Piaggio” e quindi del “Museo Piaggio”) e l’altra di Luca Gianotti (guida di viaggi a piedi e tra i fondatori della “Compagnia dei Cammini”); inoltre c’è una riflessione di Tiziano Cantatore (Direttore della rivista “Mototurismo”).

C’è chi mi ha fatto notare un punto negativo in questo libro, ossia il corpo piccolo usato… ma non potevo farne a meno. Io con i lunghi testi punto sempre su un corpo 10 (seppure è un po’ problematico per gli ipovedenti), altrimenti diventa poi un’enciclopedia. Del resto anche in tutti i miei precedenti libri ho usato il corpo 10, tranne nel 3° (È meglio che vada sulle vie del mondo – Dalla Vespa allo zaino, dal sacco a pelo al trolley”) ma solo perché non l’ho scelto io. Poi, però, l’editore si era lamentato delle 540 pagine. Faccio notare che in quel caso presentai una mia bozza che aveva lo stesso formato (cm 15 x 21); la differenza tra le due impaginazioni è che quella da me data in visione era composta di 352 pagine, pur inserendo le stesse identiche cose ma impostate in un modo del tutto diverso: solo che poi a Verona le pagine si sono moltiplicate fino ad arrivare al 53% in più. La Aletheia Editore ha preferito un corpo più grande e quindi c’è stato un consistente numero di pagine in più. Forse si ha solo utilizzato il corpo standard, in uso per tutti i libri da loro pubblicati. Insomma, io con lo stesso lavoro avrei fatto risparmiare un po’ di soldi… ma va bene anche così, l’importante però è che poi non ci si lamenti dell’aumento dei costi, come invece mi si è fatto notare in tono pesante (come se fosse colpa mia!). Adesso mi è automatico pensare che con questo mio 6° libro, se avessi adottato un corpo 13 (o anche un 12), quante pagine sarebbero diventate? È meglio non pensarci e, comunque, esistono gli occhiali.

Vabbè, si consideri che chiunque volesse avere questo libro sappia che il costo è di 25 euro (30 in caso di spedizione postale). 

Riguardo a “Ciccio” Francesco Urso, il mio editore, c’è una curiosità da svelare. A Milano io abito all’ultimo piano di un condominio e nel ballatoio comune oltre al mio c’è un altro appartamento che, alla fine del 2021, è stato acquistato da un simpatico avvocato nativo di Villa San Giovanni, dove nacque anche suo padre; sua madre invece è nata a Noto, una decina di chilometri da Avola (entrambe in provincia di Siracusa). Ebbene, la sorella di sua madre ha sposato un venditore di tessuti di Avola – costui è quindi lo zio del mio dirimpettaio – che è il vicino di casa e di giochi (fino ai suoi vent’anni) del mio editore e tuttora sono ancora in ottimi rapporti. Che coincidenza: Avola mi è vicina.

                       

Scheda tecnica 

– titolo:  “Mezzo secolo rincorrendo il mondo - Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto

– autore:  Giorgio Càeran

– editore:  “Libreria Editrice Urso”

– pubblicato: nel luglio 2022

– 552 pagine

– formato: cm 17 x 24

– ci sono due prefazioni: una di Riccardo Costagliola (Presidente ‘Fondazione Piaggio’ e quindi del ‘Museo Piaggio’) e l’altra di Luca Gianotti (guida di viaggi a piedi e tra i fondatori della ‘Compagnia dei Cammini’)

– prezzo di copertina: € 25 (costa 30 euro con la spedizione postale)

– ISBN: 978-88-6954-354-8

 

Il link di questo blog è: https://caeran-libro-da552pagine.blogspot.com/ 

2 commenti:

  1. Giorgio, leggo che ci sono dei vespisti che ti tengono in grande considerazione, come Giuseppe Pizzo e Roberto Pacor che (l’hai scritto tu) ti hanno comprato tutti i tuoi libri pubblicati e sono stati gli unici a farlo. O come Andrea Costa, Antonio Tartarini, Giulio Usai, Emanuele Provenzano e Flaviano Oliviero (l’hai scritto sempre tu), che pure loro si sono dimostrati generosissimi. Ne parli un gran bene anche di Enrico La Manna e del ‘Vespa Club Leoni Rossi’ di Grottaminarda (di cui dici che ti hanno onorato di esserne Socio Onorario). Hai bellissime parole pure per Fabio Cofferati e Marisa Pisan, e poi chi altro c’è ancora? Eh, già; ci sarà pure qualcun altro, senza dubbio, ma quanti? Pochi altri. E la Piaggio, che fa? E il ‘Vespa Club d’Italia’, che fa? Entrambi sono restii per prenotarsi almeno 50/60 copie (per di più scontate)? Che poi, in concreto, i libri si metterebbero in vendita ai tesserati del ‘Vespa Club’ recuperando non solo i soldi spesi, ma addirittura guadagnandoci qualcosa. E facendo un figurone. Forse però c’è una speranza: in questo libro appare la prefazione di Riccardo Costagliola (Presidente ‘Fondazione Piaggio’ e quindi del ‘Museo Piaggio’) e, inoltre, nella lista dei pre-acquirenti vedo il nome di Roberto Leardi (Presidente del ‘Vespa Club d’Italia’), perciò dovresti essere in buone mani. Anzi, in ottime mani.
    C’è da augurarsi che qualcosa si muova dal mondo dei camminatori, di chi insomma ami le lunghe camminate fatte con lo zaino in spalla: in fin dei conti perché non dovrebbe interessare anche a loro, visto che nel libro c’è pure un bel capitolo sul tuo Cammino alla volta di Santiago de Compostela?
    Ti faccio un ‘in bocca al lupo’ per la vendita di questo tuo 6° e ultimo libro (che giustamente ritieni la tua opera omnia): 25 euro ben spesi. Un libro con così tante pagine, che raccoglie mezzo secolo di viaggi, sarà un prezioso punto di riferimento in proiezione futura… ne sono convinto. E il tempo lo confermerà, ci scommetterei (magari quando tu, Giorgio, non ci sarai più: del resto lo sai bene che in questo mondo si è più valorizzati da morti che da vivi… con o senza gli scongiuri). Io mi auguro che adesso, a stampa avvenuta e con l’estate che sta finendo, ci sia più determinazione nell’acquisto del libro: l’autore se lo merita. E si merita, anche, una ristampa… seppure dici che a causa del filo di refe indispensabile per un libro di tali dimensioni, con la nuova edizione bisognerà fare una richiesta non inferiore alle 50 copie: ma basta organizzarsi. Tu hai scritto «io penso che prenotando 50 libri costi, più o meno, tra i 980 e i mille euro (ossia tra i 19,60 e i 20 euro per ciascuna copia) spedizione a casa tramite un Corriere inclusa.» Sono cifre su cui riflettere, soprattutto da parte di qualche Club o di qualche gruppo.
    Espongo infine un desiderio un po’ bizzarro: essendo diventato il nuovo proprietario della mitica ‘Gigia’, sarebbe stupendo che Fabio Cofferati (che ha 25 anni esatti meno di te) riesca – prima o poi – a fare un viaggio importante proprio in sella al tuo scooter resuscitato. Sarebbe il Top, una cosa graditissima ai vespisti DOC: e del resto chi altro potrebbe farlo se non Cofferati?

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  2. Giorgio, si sa che nel panorama vespistico sei stimato… magari però non ti è evidenziato come invece sarebbe giusto fare. Tra amicizie, parenti, ex colleghi di lavoro, camminatori, tesserati dei “Vespa Club” (che oltretutto ti hanno letto nel libro “Vespa Rally”, pubblicato a gennaio di quest’anno), vuoi che non interessi loro quest’ultimo tuo libro? Non penso che siano proibitivi 25 euro per l’acquisto di una grande pubblicazione. Eppure – lo dico a denti stretti – non ho fiducia in quell’ambiente che ben conosco, perciò io penso che da parte dei vespisti “appassionati” ti arriveranno appena le briciole. Il libro lo vorrebbero... sì, ma soltanto se fosse in regalo, con tanto di dedica, e che tu lo spedisca perfino a casa loro ricevendolo senza scomodarsi. Non tutti sono così, certo, ma lo sono il 70% di loro. Non ci credi? Ti faccio un quesito: secondo te, i tesserati ai vari ‘Vespa Club’ lo fanno per passione e per partecipare ai raduni e ai banchetti, oppure principalmente per ottenere sostanziosi sconti sull’assicurazione? Alcuni sono appassionati, è vero, ma si tratta di un numero minoritario. Purtroppo la gran maggioranza di loro lo fa non tanto per la passione vespistica, ma esclusivamente per la passione del risparmio economico. Perciò, che cosa si pretende da chi s’aggrappa a qualsiasi cosa pur di risparmiare? Chi lo fa per questo motivo è guardingo sulle spese, figuriamoci quindi se spende 25 euro (più i costi di spedizione equivalenti a 5 euro) per un libro… sì, per quella cosa che tiene insieme tanti fogli e in cui sono scritte frasi incomprensibili e che fanno venire il mal di testa a chi non ci è abituato. Morale: chi risparmia sull’assicurazione, da buon taccagno mai e poi mai spenderà un centesimo per un libro (quell’oggetto a loro sconosciuto e di cui non sanno che farsene). Inoltre c’è da dire che gli altri, ossia le “minoranze entusiaste”, seguono le mode del momento: ogni vespista deve avere almeno un libro di Bettinelli e di Patrignani (indipendentemente che lo si legga o no), dopodiché si aggiungono soltanto i libri dei vespisti che siano di moda oggi… mentre per gli altri niente. E tu, Giorgio Càeran, per loro sei ormai un vecchietto fuori moda perché il tuo viaggio in India risale a ben 44 anni fa e ai vespisti odierni non interessa. Ebbene si sbagliano, ma loro non lo capiscono… essendo troppo viziati. E i viziati sono attratti dal vespista che urla di più, da quello che spalma tanto la marmellata facendola sembrare più di quanto è. Insomma, il vespista viziato è ammaliato verso chi se la tira, non verso chi ha un carattere riservato pur avendo fatto molto più degli altri. Per fortuna, però, che tra i vespisti ce ne sono alcuni in gamba – stavolta davvero appassionati – che ti tengono in grande considerazione (li hai tutti nominati nel libro e hai fatto benissimo).
    Diciamo le cose come stanno: se non fosse intervenuta l’ASSOCIAZIONE CULTURALE STRADE DA MOTO questo libro sarebbe ancora fermo al palo. Rifletto che è solo grazie alla loro massiccia prenotazione di 70 copie che si è mosso tutto, e il mondo vespistico non ci sta facendo una bella figura. Ma ci rendiamo conto che questo libro non parla soltanto di un viaggio, ma addirittura di mezzo secolo di viaggi distribuiti in ben 552 pagine – in un formato neanche piccolo – e non sono in tanti a poter fare altrettanto (e poterlo dire)? E non parla solo di viaggi, ma anche di altro. Ci dovrebbe essere la fila per comprare un libro del genere... e invece vince la filosofia del braccino corto (soprattutto da parte dei vespisti). Io sono stato tra i primi ad essermi prenotato (ed essere quindi inserito nell’elenco della 2ª pagina), perché ho una grande stima verso un mitico vespista-viaggiatore che ha perfino anticipato Bettinelli di 14 anni. Sono amareggiato dal comportamento di tantissimi vespisti, se si pensa che i tesserati sono circa 80.000 eppure non se ne trovano neanche 40 come pre-acquirenti per questo libro. Che delusione! Ah, l’8 agosto ho ricevuto il libro che mi ero prenotato: l’ho letto tutto d’un fiato e mi è piaciuto molto.

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