Mezzo secolo rincorrendo il mondo - Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto

Mezzo secolo rincorrendo il mondo - Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto
2ª edizione – Youcanprint – 568 pagine – 2023

mercoledì 21 agosto 2024

 L’ultima mia idea…

v’invito a vederla

Il 21 agosto 2024 (in coincidenza con il 47° anniversario della mia partenza per il viaggio in Vespa verso l’India e il Nepal) ho aperto un altro Blog, un po’ diverso dai miei precedenti pertanto un’occhiata dovreste darla. Che cosa tratta? C’è una proposta, ben scritta nel 1° Post in alto, ma poi dovreste far scorrere a mo’ di rullo verso il basso e lì le curiosità non mancano. Ah, e come si chiama il nuovo Blog? Il titolo è “Prima c’era la Gigia, ora c’è Penny – Mezzo secolo di viaggi d’ogni tipo... e anche altri racconti”, il cui link per accedere è questo:

https://Giorgio-Caeran-mezzo-secolo-di-viaggi.blogspot.com/

🛵🙏🙌👌👍😍😘

mercoledì 19 giugno 2024

Un’altra intervista

Ringrazio di nuovo Daniele Del Moro, per questa lunga intervista, l’ennesima che mi ha fatto. Ormai tra noi si è instaurato un ottimo feeling, come se si sapesse già che cosa ci si aspetti l’un l’altro. È stata pubblicata mercoledì 19 giugno 2024 sul sito Due Ruote in viaggio. Ecco il link, su cui cliccare: 

https://www.dueruoteinviaggio.it/giorgio-caeran-vespista-leggendario-e-viaggiatore-oltre-gli-schemi/

sabato 18 maggio 2024

Un po’ di chiarezza sulla

2ª edizione del mio ultimo libro

 Oggi, 18 maggio 2024, è il mio 72° compleanno. Pochi giorni fa ho scoperto che due tra le mie amicizie su Facebook, hanno comprato on-line la 2ª edizione di “Mezzo secolo rincorrendo il mondo - Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto”. Bene, solo che deduco che hanno avuto due versioni diverse. Mi spiego: Anna Rita Cairoli mi ha detto di aver comprato direttamente da Youcanprint, e si riferisce alla 2ª edizione, quella composta da 568 pagine (ossia il mio fiore all’occhiello). Poi c’è Gianluca Paradisi che mi ha svelato di aver anche lui acquistato la 2ª edizione del mio 6° libro e l’ha fatto tramite Amazon: è un peccato, però, che Gianluca abbia ordinato la versione con 564 pagine (cioè del giugno 2023), non quella successiva con l’aumento di 4 pagine e con tante variazioni. A distanza di un paio di mesi tra questi due acquisti, come mai non si ha avuto due libri uguali, con 4 pagine in più o in meno di differenza? Per di più acquistandolo da Youcanprint il prezzo di copertina è sempre di 34 euro, per qualsiasi pubblicazione inerente alla 2ª edizione al di là del numero di pagine. A questo punto ho chiesto informazioni a Youcanprint, per capire come mai capitano queste cose alquanto antipatiche. Ecco la loro risposta via email:

Negli store ci sarà la versione modificata e la vecchia opera non sarà acquistabile perché sostituita da quella aggiornata. Se però un lettore acquista una copia del tuo libro su Amazon o su un altro store online diverso da Youcanprint, o ordina il tuo libro in libreria successivamente all’aggiornamento, nelle settimane o nei mesi successivi potrebbe ancora ricevere il libro realizzato con la versione precedente dei file. Questo può accadere perché potrebbero esserci alcune copie del tuo libro richieste e stampate prima dell’aggiornamento dei file o copie di reso.

Tutto chiaro? Non proprio, perché come si fa a sapere se le scorte su Amazon o di qualsiasi store siano quelle aggiornate, oppure quelle precedenti? Anzi, da quel che noto sembra che negli store al momento non ci siano ancora le copie aggiornate, ma soltanto quelle con 564 pagine. Ricapitolando: nel giugno 2023 c’è stata la pubblicazione, con 564 pagine, dopodiché tra dicembre 2023 e gennaio 2024 c’è stata una forte modifica con incluso anche l’aumento di 4 pagine (diventando quindi 568). A questo punto, se si vuole andare sul sicuro di avere l’ultima edizione aggiornata, o si chiede a me oppure ci si può rivolgere direttamente al sito di Youcanprint. Le cose sono diverse se, invece, l’acquisto si fa su Feltrinelli Store, su Webster (la più grande libreria on-line), su Amazon Seller Central… perché ho fatto un controllo e lì vedo soltanto la versione con 564 pagine e non appare quella con 568 cui ci tengo di più. L’acquisto sugli store non mi riempie di gioia, perché non c’è l’ultima versione aggiornata che, a quanto pare, al momento si trova solo sul sito di Youcanprint. È vero che su certi Store si offre il libro a 32,30 euro (cioè con lo sconto del 5% e senza spese di spedizione), però si tratta della versione del giugno di un anno fa. Tuttavia quelle stesse copie da 564 pagine e che ho ancora a disposizione, io le vendo con uno sconto del 30,88% come spiego più avanti.

Tornando ad Anna Rita e a Gianluca mi dispiace che sia per l’uno che per l’altra io non abbia potuto far loro la dedica: si provvederà quando c’incontreremo, e prima o poi accadrà. Loro hanno comprato altri miei libri, ma in quei casi rivolgendosi a me che poi ho spedito nei loro indirizzi. La cosa curiosa è che loro due, in concreto, hanno preso gli stessi miei libri – i numeri pari (il 2°, il 4° e il 6°) –, mentre la cosa anomala è che sia Anna Rita sia Gianluca mi rivelano l’acquisto non subito, ma dopo quattro/sei mesi. Ho dei Lettori/Lettrici davvero particolari, per niente fanfaroni-esibizionisti, bensì piuttosto pudici e generosi. Tutto ciò mi proietta in un’atmosfera affettuosa-romantica, quasi da libro Cuore, pertanto la mia gratitudine è immensa: non a caso fanno parte delle mie amicizie… e ne sono fiero. Ho una chicca da dirvi: Anna Rita ha comprato sia la 2ª edizione aggiornata sia la 1ª edizione (quella del 2022, con Libreria Editrice Urso, 552 pagine, prenotandosi ancor prima della pubblicazione).

In ogni modo si sappia che chi non è l’autore e intenda rivolgersi direttamente a Youcanprint, per la spedizione – che avviene tramite un corriere – ai 34 euro ci sono da aggiungere 2,99 euro indipendentemente dalla quantità di copie richieste: dalla ricezione dell’ordine e il pagamento, il libro si riceverà in una decina di giorni lavorativi. Pertanto il tutto diventa 34 + 2,99 = 36,99 euro. C’è da considerare che in ogni momento si possono stampare tutte le copie di libri richieste… anche se fosse una sola. Eventualmente potrei fare io da tramite ma non per una copia sola, risparmiando così qualcosa: mi farei spedire le copie ed io poi le invierei al richiedente con tanto di dedica ottenendo pure un piccolo risparmio. Oppure c’è la soluzione più economica – e forse più valida –: il libro potrei farlo spedire da Youcanprint all’indirizzo del richiedente, facendogli pagare la stessa cifra che pagherei io… senza che ci guadagnassi neanche 1 centesimo (ovviamente sarà senza la mia dedica, cui si potrà provvedere in futuro ma senza che diventi un’ossessione). Adesso espongo una piccola tabella su quanto costerebbe a me, autore, l’acquisto da Youcanprint che potrei applicare facendolo spedire direttamente a casa vostra. A ogni buon conto nel vedere la tabella sottostante si può notare che convenga, dove sia possibile, incorporare più copie assieme affinché il risparmio diventi più consistente. E chissà se, acquistando un bel po’ di copie scontate, ci sia poi la possibilità di rivenderle a un prezzo superiore guadagnandoci qualcosa?

 

Ecco la tabella dei costi, con la procedura sopraccitata, se facessi io da tramite:

1 copia, spedizione inclusa, costa € 35,50

2 copie, spedizione inclusa, costano € 62 (31 euro cadauna)

3 copie, spedizione inclusa, costano € 89,50 (29,83 euro cadauna)

4 copie, spedizione inclusa, costano € 116,50 (29,13 euro cadauna)

5 copie, spedizione inclusa, costano € 144 (28,80 euro cadauna)

6 copie, spedizione inclusa, costano € 171,50 (28,58 euro cadauna)

10 copie, spedizione inclusa, costano € 281 (28,10 euro cadauna)

20 copie, spedizione inclusa, costano € 497,50 (24,88 euro cadauna)

50 copie, spedizione inclusa, costano € 888 (17,76 euro cadauna)


Riassunto striminzito

 In questa tabella è scritto il costo che chiedo affinché io possa acquistare scontato il libro (quello ovviamente con 568 pagine), che farò recapitare direttamente all’indirizzo di chi si rivolga a me per la prenotazione. Qualora, però, si voglia la mia dedica allora in questo caso la procedura cambia. Ossia il libro (o i libri) arriverà a me ed io poi lo spedirò al richiedente, ma in questo caso ci saranno da aggiungere le spese postali che dovrò far fronte io: non so se ne valga la pena.

Perché insisto con la differenza tra le due versioni diverse, seppur di poco, nel numero di pagine? L’edizione dicembrina è la mia opera editoriale più rappresentativa. In nessun altro mio libro ci ho messo l’anima come in questa 2ª edizione di “Mezzo secolo rincorrendo il mondo - Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto”, fatta nel dicembre scorso (o gennaio 2024, giacché sono simili, tranne per un paio di foto e cose marginali). Ho voluto ostinatamente questo libro, indipendentemente dal discorso economico, perché voglio chiudere in bellezza la mia esperienza editoriale: meglio di così non sarei in grado di fare. È il mio ultimo lavoro editoriale: con i libri ho chiuso.


* Una precisazione: la riedizione – quella composta da 568 pagine – sarebbe del dicembre 2023, ma poi, avendo inserito a pagina 276 una foto con Paola Scarsi che è del 20 gennaio scorso, va da sé che abbia ritenuto opportuno modificare la data della riedizione nel colophon della 4ª pagina. 

 

Scheda tecnica

Titolo:  “Mezzo secolo rincorrendo il mondo – Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto”.

Autore: Giorgio Càeran.

Editore: ‘Youcanprint’.

Pubblicato: nel giugno 2023 (in 2ª edizione), mentre la riedizione è del dicembre 2023.

* 568 pagine, con cucitura a filo di refe (il libro ora pesa 1,1 kg).

Formato: cm 17 x 24 – copertina da 300 grammi con alette larghe 9 cm.

Battitura del testo e impaginazione grafica: Giorgio Càeran.

Copertina: Marika Moreschi e Giorgio Càeran.

* Prefazioni di Riccardo Costagliola (Presidente Fondazione Piaggio e quindi del Museo Piaggio) e di Luca Gianotti (guida di viaggi a piedi e tra i fondatori della Compagnia dei Cammini).

Prezzo di copertina: € 34, però quelle pubblicate nel giugno 2023 le vendo a 23,50 euro con uno sconto del 30,88%  a 25,50 in caso di spedizione postale –;  invece per le copie modificate nel dicembre dello stesso anno, ossia quelle con 568 pagine, adesso ne ho appena 2 che vendo a 31 euro – a 33 in caso di spedizione postale, oppure a 36,30 se si vuole andare sul sicuro con la formula ‘pieghi di libri raccomandato’. Le copie con 568 pagine le ordino man mano che mi siano richieste: è inutile prenotarle, tanto lo si fa tranquillamente quando serve.ISBN: 979-12-21481-47-1

Chi volesse avere una panoramica del libro clicchi sul link qui di seguito:

https://www.youcanprint.it/mezzo-secolo-rincorrendo-il-mondo/b/795a9550-7a57-5bb7-ba7e-f95ce831e598?

 

venerdì 15 dicembre 2023

La riedizione di dicembre è in

assoluto il mio più bel libro pubblicato

La 2ª edizione stampata a giugno [del 2023; n.d.r.] del mio 6° libro già di per sé era il mio lavoro fatto meglio. In seguito, metà anno dopo (ossia a dicembre), ho fatto una riedizione di essa diventando ancora molto più bella e aggiungendo altre 4 pagine. Infatti, adesso ho modificato l’intero libro rivoltandolo come un calzino. Come a volte capita nel mondo editoriale, dopo la prima sfornata ci ho lavorato ancora tanto – caratterialmente sono incontentabile e voglio sempre il massimo da me stesso – e il risultato, lasciatemelo dire, è diventato fantastico: me la godo, abbiate pazienza ma… quanno ce vo’ ce vo’. La riedizione di fine anno è migliorata notevolmente rispetto al lavoro svolto all’inizio dell’estate, diventando il mio lavoro editoriale uscito più ben fatto in assoluto: ora è il mio fiore all’occhielloDel resto è solo questa pubblicazione che, adesso, m’interessa di più diffondere… mentre gli altri libri appartengono al mio passato di cui me ne sono distaccato, disinteressandomi della loro sorte (e sono perfino disposto a regalarli, a patto però che mi si acquistino le copie rimaste di quello pubblicato a giugno, invece per quello con 568 pagine si leggano le modalità nella Scheda Tecnica che segue). V’invito a dare un’occhiata su come sia stata modificata l’impaginazione: guardate questo Blog e fatelo scorrere a mo’ di rullo verso il basso, così vi appare gran parte del lavoro grafico. Ciò che qui di seguito si vede è uguale preciso a quello che è in vendita e che si può richiedere da Youcanprint, insomma la parte interna del libro adesso in vendita è al 100% simile a ciò che c’è in questa impaginazione grafica. In concreto c’è stato un altro aumento di pagine, passando dalle 564 dell’estate alle 568 della riedizione dicembrina.

Si è giovani finché si è capaci d’imparare, dice un vecchio detto che io ho preso alla lettera perché amo imparare… tuttora. Non penso di dire una cacchiata quando sostengo che oggi io scriva meglio (e non di poco) rispetto ad anni fa. Sono dell’idea che la mente vada sempre tenuta in allenamento, ed è un grosso errore smettere di farlo dopo il percorso scolastico perché altrimenti si rischia che poi affiori qualche nuova lacuna che magari prima era sconosciuta. La mente è come il corpo umano: entrambe le cose se non sono stimolate s’impigriscono e perdono di efficienza.

Tuttavia, c’è una nota dolente: la cosa anomala è che tra i miei libri pubblicati quest’ultimo (in particolar modo la riedizione) è – come ho detto – senza alcun dubbio il migliore… eppure è nel contempo quello che vende di meno: me ne faccio una ragione. Dipende forse dall’eccessivo numero di pagine e il conseguente aumento di prezzo rispetto alla 1ª edizione? Può darsi, ma non solo. Sì, lo so, per evitare la linea fallimentare dovrei promuoverlo qua e là come fanno tutti, ma io sono un cuor contento e non mi va di sbattermi troppo, anche perché in queste dinamiche sono sempre stato uno svogliato. E rivolgermi ai “Vespa Club”? Non fa per me essere coinvolto in certi eventi aperti al pubblico, dove si intuisce subito che lì nessuno, tra i possibili acquirenti, spenderebbe oltre i 22 euro per un libro. Lì va bene per chi ha da proporre un libro che tratta esclusivamente dei viaggi in Vespa, diventando quindi un argomento incollante tra i vespisti presenti. Per me è diverso, perché il mio libro parla non solo della Vespa ma di tante altre cose e quindi può interessare di meno nei vari Vespa Club. Diciamoci la verità: come potrei proporre un libro di 34 euro, scontandolo magari a 25 o a 24? Lì non è il mio posto adatto, ed è per questo che io veda con più ottimismo altre soluzioni. Dovendo eventualmente scegliere, nel mio caso penso che mi convenga di più fare la presentazione in una bella libreria o in una biblioteca, anziché in un locale adibito a ristoro o pizzeria: le mense e i banchetti sono l’ideale per chi ha da proporre libri con i prezzi medio-bassi, per me invece sarebbero un fiasco. È vero che gli appassionati esulano da questo cliché, non facendosi condizionare dai costi, e sono disposti a spendere anche cifre importanti superiori ai 30 o 50 euro, ma di certo è difficile trovare queste persone nei Club dove, nella gran maggioranza delle situazioni, solo quando si chiedono cifre assai abbordabili si coinvolgono perfino i non appassionati, gente che nella normalità non avrebbe mai comprato alcun libro. È una questione di prezzi di copertina: quelli con le cifre basse li comprano un po’ tutti, mentre quelli con i prezzi più alti li prendono solo gli appassionati ed è ovvio che sia così. E questo mio libro è tagliato fuori in partenza in tanti posti, proprio perché non è economico. In conclusione non ho tutta questa smania di fare le presentazioni del mio libro. È chiaro che da parte mia sia sbagliatissimo e controproducente comportarmi così, anche perché i libri si vendono se si promuovono… altrimenti nisba. Non si vende ciò che non si mostra, e se non si mostra non si ha mai un tornaconto sia economico sia d’immagine: è risaputo. Evitando le promozioni aperte al pubblico, quelle accompagnate da offerte culinarie, è inevitabile però che alla resa dei conti questo libro diventi un buco nell’acqua… con le vendite ridotte all’osso, anche se mi auspico che alla lunga le cose migliorino. Mi pento quindi di averlo fatto? Assolutamente no, giacché non potrò mai pentirmi di aver realizzato una cosa cui ci tenevo tantissimo: d’altronde i soldi vanno e vengono e preferisco spenderli così, tenendo attivo il cervello, anziché farlo oziando al bar. Pertanto, seppure sono in perdita lo rifarei di nuovo, in quanto desidererei che quest’ultimo lavoro diventi – mi si permetta la baldanza – il mio lascito quasi culturale. Sono da ricovero? Boh.

Io non sono una persona normale, basti pensare che ho abbandonato al suo destino la ‘Vespa 200 Rally’ (la mia Gigia) con la quale andai in India: una cosa che non fa nessuno… ma io – ripeto – non sono mai stato un tipo normale. Eh, già; il mio comportamento, il mio distacco verso il mezzo che ho usato. Mi si dice che io sia l’unico ad agire così… fregandomene. Beh, considero i veicoli delle semplici macchine e non anime da venerare e da ostentare: in un’officina meccanica di Rovellasca (un paese vicino alla mia nativa Cermenate) ho abbandonato la Gigia, quando chiunque altro al mio posto l’avrebbe vezzeggiata e custodita come un cimelio. Io, però, sono disinteressato all’attaccamento delle cose, al senso del possesso: sono fatto così e non mi pongo il quesito se ciò sia un bene o un male perché non m’importa. Come non m’importa collezionare scooter antichi (e ingombranti) solo per tenerli in bella mostra, seppur non funzionano. Io voglio motocicli vivi, da poter ancora usare, mentre per quelli morti è meglio che vada a vederli altrove.

Comunque, se me ne frego di tenermi stretto la mia Gigia… figuriamoci se consideri importante la promozione di un mio libro: lo fanno le persone normali, ma io non lo sono. Ho le mie paturnie, non seguo le regole del “così fan tutti”, ho un gran brutto carattere e non è facile avermi accanto. Dipende forse dal fatto che all’età di quattro anni mi persi a Bergamo? Ero dalla bàlia, e dovevo portare una busta d’insalata verso la casa vicina. Solo che anziché andare a sinistra, svoltai a destra e così mi smarrii. Vagai per il centro della città, con il sacchetto d’insalata che un po’ si perse lungo il cammino... ma fui tranquillo. Poi mi raggiunsero due carabinieri con le proprie moto, ma io non volli salirci sopra e quindi dovette arrivare una macchina dei carabinieri per portarmi finalmente dalla bàlia. Rompevo già le scatole a quattro anni, a quanto pare; quindi non potevo crescere come tutti gli altri: non avrei potuto essere normale, non c’erano le premesse. 

Adesso rispondo a una domanda che mi è stata fatta da più persone, ossia perché un Lettore dovrebbe essere ispirato a comprare questo libro? Come ho detto all’inizio, ribadisco che questo è il mio migliore pubblicato, il più bello, essendo un armonioso groviglio di tutti gli altri miei pubblicati e con le innumerevoli modifiche certosine che lo arricchiscono. Grazie all’esperienza acquisita questo è il più completo e il più curato… di parecchio rispetto a prima. Non farò altri libri sui viaggi perché questa è la mia opera omnia; è il massimo che io possa fare, più di così non ne sarei capace. Insomma, raggruppa mezzo secolo della mia vita ed è perciò quello più rappresentativo, il mio ultimo che parli di viaggi, di conseguenza non ho potuto evitare di mettere tanta legna sul fuoco perché non ha senso ridurlo. Ho sempre amato i viaggi, sin da quando ero giovane, deciso a licenziarmi quando il datore di lavoro non mi concedeva dei mesi di permesso non retribuito, nella speranza di trovarne un altro al mio ritorno (cosa che, però, non sempre succedeva). Ma io volevo andare in India con la Vespa (e starmene via senza date da rispettare, al punto che in quel viaggio stetti lontano dall’Italia undici mesi), o starmene via sette mesi nel Sud America… e di conseguenza, senza tentennamenti, non avevo alternative che dire addio ai miei posti di lavoro, oppure ottenere permessi non retribuiti (ma in questo caso solo in un paio di occasioni è stato possibile farlo, perché di norma non è mai concesso). Ovunque ho ricevuto calorosa ospitalità e aiuti da parte dei nativi, ho familiarizzato con una moltitudine di persone... alcune delle quali sono poi venute a trovarmi in Italia.

 Oltre ai viaggi (quello in India e il Cammino di Santiago compresi) faccio pure delle analisi, che io penso possano essere una miniera d’informazioni accompagnati, mi auspico, da una buona lettura. Alla domanda fattami potrei rispondere in maniera sbrigativa con il dire che questo libro non parla solo di viaggi, ma anche di altro: infatti, c’è un capitolo finale in cui c’è perfino un racconto filosofico per adolescenti, che potrebbe incuriosire. Non solo, oltre ai racconti di esperienze di viaggi, che sono pur sempre il piatto forte, in queste pagine ho voluto rimarcare una mia filosofia di vita che va al di là del girare fisicamente il mondo, bensì vuole essere pure un mio viaggio introspettivo.

Ed io, quanto ci guadagno per ogni copia comprata rivolgendosi a Youcanprint? Non ho segreti: mi spetta 1,70 euro a copia (il 5% del prezzo di copertina) per le vendite fatte fuori dalla loro sede [librerie, Amazon, sagre, raduni, eccetera]; se invece si comprano sul sito di Youcanprint il mio guadagno sale a 5,10 euro per copia (il 15% del prezzo di copertina).


L’invidia è una brutta cosa 

Sempre più spesso capita che dei motociclisti m’inviano messaggi da far rizzare i capelli. C’è chi dice che per viaggiare ci vuole una certa disponibilità economica; per stare un anno con le palle al vento o sei ricco di famiglia, o comunque non hai bisogno di conservarti un posto di lavoro, che in pratica è la stessa cosa. Oppure vivi di sponsor, che è un’ottima alternativa, ma ti servono conoscenze o un certosino lavoro di contatti. Quindi sì: tutto bello, ma le favole teniamole buone per i nipotini alla domenica. C’è anche chi mi scrive che dev’essere bello non avere un cazzo da fare nella vita. E ce ne sono altri su questo tono: io vorrei avere a che fare con veri centauri, non con quelli della domenica. La cosa più stupida è sentirmi dire che io non do niente al pianeta e alla società. Eppure con questo “so tutto io” sarei disposto a fare una scommessa, con questa semplice domanda: «Alla fin fine chi di noi due ha lavorato di più?» Nonostante le mie lunghe interruzioni ne ho fatti parecchi di anni lavorativi, e lui? Comunque di gente mentalmente pigra, che ha sempre mille scuse pronte, ne faccio volentieri a meno. Ancorandomi ancora al discorso economico (che sembra l’unica cosa che interessi a parecchia gente sedentaria), rivelo che non ho mai acquistato un’automobile nuova, bensì le prendo sempre di seconda mano e le sfrutto fino al limite. Una vettura nuova mi sarebbe costata l’equivalente di una dozzina d’anni di viaggi. Intendo dire che è importante la scelta di vita che uno si prefigge; è ovvio che si deve scartare qualcosa. Rinuncio a delle cose, che non reputo indispensabili, e ciò che risparmio nell’evitare quelle spese superflue… le metto in scelte che ritengo più gratificanti. Certo, se per fare i vecchi viaggi illimitati nel tempo (tanto amati) non fossi ricorso ai vari licenziamenti – oltre ai mesi pagati senza contributi in Iran e ai permessi non retribuiti ottenuti in un paio di occasioni – sarei andato in pensione quattro o cinque anni prima. E invece ci sono andato nell’aprile 2017 (all’età di 65 anni con 43 di contributi, quindi a quota 108… tanto per capirci). Tuttavia, nonostante la grande fregatura subìta, non rimpiango affatto le mie scelte.

Intendiamoci, a volte può essere come dicono, ma non sempre è così. Ciò che davvero occorre è la determinazione e l’adattarsi a ogni cosa, compresi il mangiare quel che capita e il dormire all’aperto. Tutto il resto è superfluo. Ah, un’altra cosa: in quegli anni non c’era internet (oggi talmente indispensabile, che se non c’è diventa impossibile viaggiare). Ripeto: i soldi non sono la cosa principale per fare lunghi e avventurosi viaggi, lo è molto di più la forza di volontà e soprattutto il non piangersi addosso. Vista la mia età, non sopporto il modo superficiale di analizzare le cose: le solite scuse adottate da chi, in realtà, non vuole rimboccarsi le maniche e quindi rinuncia di andare… verso la scoperta del mondo. È vero che, come la si giri, una certa disponibilità economica occorra… ma assai meno di quanto si pensi. Perché? Semplicemente perché per viaggiare serve la filosofia della coperta corta: ne faccio a meno dello smartphone di ultima generazione e di altre cose, per far fronte ad altre che interessano di più. È chiaro, però, che se non si rinuncia a niente, o si rinuncia a poco, alla fin fine diventa tutto più complicato. Ma allora a questo punto pongo una domanda: «Che cosa davvero interessa?». Ognuno qui risponda come crede, ma che sia sincero. Di tutti i miei viaggi, e ne ho fatti un bel po’ in quattro continenti, non ho mai speso cifre folli… mai. Negli anni Settanta feci quel viaggio in Vespa verso l’India e il Nepal, standomene via 334 giorni... eppure non sono mai stato ricco (né io né la mia famiglia), e non ho mai utilizzato uno Sponsor.

C’è chi mi fa notare che il mondo sia cambiato assai rispetto agli anni Settanta, dicendo che attualmente è impossibile abbandonare il proprio lavoro e sperare di trovarne un altro al ritorno dal viaggio dei sogni. Si dice che in proporzione i salari a quei tempi avevano un valore che ha permesso a quella generazione di fare risparmi, comprarsi un alloggio, alcuni perfino le case di vacanza, si acquistava con una relativa facilità un’automobile, elettrodomestici e altro. Il fatto stesso con cui io riuscivo poi a recuperare un lavoro è una prova di quanto i tempi fossero diversi, e in meglio a suo avviso, almeno di sicuro sotto questo aspetto. Mi si spiega che adesso non c’è la stessa offerta lavorativa di cinquant’anni fa, né la stessa onestà intellettuale dei datori di lavoro, né la buona fede delle istituzioni. Aggiungendo che licenziarsi e star via un anno a spese proprie si poteva fare quando ero giovane io e questa cosa era molto più fattibile per la maggior parte delle persone. Oggi – continua – tipi come me siamo la rarità, perché oggi non si riesce ad andare economicamente oltre la settimana di viaggio. Capisco questa frustrazione e non ho niente da obiettare: si dicono cose giuste e sacrosante. Tuttavia, in quegli quegli anni non mi sembra di aver notato chissà quanti altri miei coetanei pronti a licenziarsi per intraprendere viaggi di ogni genere: io non ne ho conosciuto nessuno che l’abbia fatto. Perché altri no? Se fosse stato così facile, come mai non ho visto altri miei coetanei a fare altrettanto? È tutto qui il quesito, non tanto l’epoca. Se si vuole risparmiare, necessita uscire dall’Europa: si è disposti a farlo?

Si consideri che negli anni Settanta dell’altro secolo, ossia proprio quando mi licenziavo più volte per viaggiare, ci fu una fortissima crisi lavorativa che causò la chiusura di parecchie fabbriche. Parlo del quinquennio che va dal 1973 al 1978, con il periodo iniziale condito dall’austerità a causa della crisi energetica. Ripresomi a fatica dopo la caduta sulla strada dal ritorno da Capo Nord, la mia urgenza era di trovare subito un posto lavorativo provvisorio… perché avevo la mente già proiettata nell’immediato futuro. Ammetto che in questo caso non ci furono problemi per essere assunto, dapprima in forma provvisoria e dopo a tempo indeterminato. Andava benissimo per lo scopo che mi ero prefisso: lavorare qualche mese e poi partire. Era una cosa che mi tenevo ben stretta, senza far sapere niente a nessuno soprattutto sul posto di lavoro per non complicarmi la vita. Dopo essermi licenziato da una litografia al termine di sei anni lavorativi, mi sono quindi licenziato di nuovo dopo nove mesi alle dipendenze di una famosa ditta alimentare del tonno (sempre a Cermenate, dove c’è tuttora). Avevo nella testa l’India e volevo andarci senza essere condizionato dall’esiguo periodo di ferie. Ricordo che mia madre non era affatto contenta di questa mia decisione, e tra noi ci furono accese discussioni, ma alla fine si era dovuta adattare ancora una volta alla mia determinazione. Il difficile, semmai, per me è stato al ritorno dall’India dopo essere stato via undici mesi. 

Io mi licenziavo, certo, ma non era così automatico che trovassi un buon lavoro al mio rientro in Italia… e, infatti, al ritorno dall’India vissi più di sedici mesi senza riuscire a trovare alcunché, tranne lavoretti saltuari. Non sempre andava bene. Per avere un’idea di quel periodo, c’è da tener presente che dall’India tornai il 20 luglio 1978 e ho dovuto attendere fino al dicembre 1979 per riuscire finalmente ad avere un posto di lavoro stabile e neanche ben retribuito. In definitiva, qual è la principale differenza tra adesso e allora? In quegli anni, anche nei periodi di crisi più neri e con l’inflazione galoppante (e inarrestabile) di circa mezzo secolo fa c’era un ottimismo verso il futuro, che invece oggi non c’è. Ecco, questa è la differenza che più mi colpisce: allora la crisi durò quasi sei anni, oggi invece – che è iniziata nel 2008 – non si sa quando finirà… almeno in Italia. A questo proposito va detto che l’attuale crisi è mondiale, ma l’Italia ne ha anche una interna, quella fiscale.

mercoledì 28 giugno 2023

LA 2ª EDIZIONE DEL MIO

6° E ULTIMO LIBRO

Dopo che alla fine di luglio del 2022 la Libreria Editrice Urso’ di Avola (in provincia di Siracusa) ha pubblicato la 1ª edizione di “Mezzo secolo rincorrendo il mondo – Nei viaggi la Vespa fu il primo amore… poi venne il resto”, eccoci con la 2ª edizione, che ufficialmente risulta pubblicata giovedì 22 giugno 2023, ossia quando è iniziata la fase di stampa. Le copie che ho prenotato le ho ricevute oggi, mercoledì 28, meglio di così non poteva andare. In occasione della 1ª edizione aveva aderito l’Associazione Sociale Culturale Strade da Moto, diventando Sponsor, e prenotando ben 70 copie. Per la 2ª edizione, invece, la situazione è stata più complicata e non ho trovato nessuno che facesse da Sponsor. Alla fin fine la 2ª edizione si è realizzata coinvolgendo ‘Youcanprint’, di Lecce. Una ristampa è l’occasione per qualche modifica e, infatti, in quest’ultima edizione c’è stato un aumento di 8 pagine portandole quindi a 560 mantenendo comunque lo stesso formato: cm 17 x 24. Youcanprint, però, ha aggiunto altre 4 pagine (le ultime in fondo) perciò il totale diventa 564. In questo libro c’è un calcolo da fare per me del tutto nuovo, con un numero di pagine divisibile per 4, anziché per 8 o per 16 come facevo di solito.

Per la richiesta di quest’ultimo libro ci si può rivolgere a Youcanprint, oppure direttamente a me: io ho 47 copie disponibili per chi ne facesse richiesta. Youcanprint avrebbe voluto fissare tra i 50 e i 53 euro il prezzo di copertina, ma io ho rifiutato considerandolo troppo alto e quindi impossibile da vendere. Allora si è scesi a 34 euro, però con la riduzione del mio guadagno al 5% (per la vendita sul loro sito si ridurrebbe dal 30 al 15%): a me va benissimo, anzi io scalerei ancora ma meno di così non si può. Il prezzo non è economico perché in ogni momento si possono stampare tutte le copie di libri richieste… anche se fosse una sola, senza rimetterci. Ecco spiegato il motivo di questo prezzo di copertina.

Tuttavia chi l’acquisterà direttamente da me ne beneficerà di uno sconto del 20,58%: ossia 27 € per chi lo ritirerà di persona e 32 in caso di spedizione postale (con la formula ‘pieghi di libri raccomandato’, che preferisco al semplice e classico ‘pieghi di libri” che sì costa 3,35 € di meno… solo che una dozzina di miei libri spediti non sono mai arrivati e quindi non mi fido più). Tra spedizione e busta la cifra totale per l’invio diventa 5 euro. Chi avrà modo di ritirare il libro di persona, o tramite un proprio conoscente, eviterà la spesa di spedizione. Preciso che fino al 2019 la spedizione andava bene, con il servizio “piego di libri” (o “pieghi di libri”, come dir si voglia), il cui costo è 1,28 € (dal 24 luglio 2023 diventato 1,35 €). Poi le Poste Italiane sono andate in tilt al punto tale che con questo modo di spedire non voglio più avere a che fare per non avere patemi. Tornando allo sconto mi sembra buono, che ne dite? Inoltre chi si rivolgerà a me avrà di nuovo in regalo la cravatta natalizia… che è stata assai gradita nella 1ª edizione. Oppure, ai nuovi acquirenti che verranno da me, potrei dare in regalo il libro “È meglio che vada sulle vie del mondo – Dalla Vespa allo zaino, dal sacco a pelo al trolley”, della serie… paghi quasi 1 e prendi 2.

A ogni buon conto, chi intenda acquistarlo da me per il bonifico bancario faccia un copia e incolla del mio Codice Iban: IT80N0347501605CC0010246607. Nella causale si scriva: “Acquisto libro 2ª edizione – Nome Cognome”. Su ogni copia ci sarà la mia dedica, è ovvio. Informo chi legge che comunque ho ancora delle copie in vendita della 1ª edizione, il cui prezzo di copertina è di 25 euro. Ritengo doveroso, infine, che spedisca una copia in omaggio sia a Mario Giachino sia a Pietro Stefani (dell’Associazione Sociale Culturale Strade da Moto), come riconoscenza per aver fatto da Sponsor nella 1ª edizione.

Dei miei libri ce ne sono due cui tengo tantissimo, mettendo in secondo piano gli altri quattro: parlo di “Papà, andiamo a Santiago? – Padre e figlia sul Cammino Portoghese” – per la sua bellissima impaginazione, con le pagine interne del tutto colorate, fatta da mia moglie Marika – e di quest’ultimo pubblicato adesso (perché raggruppa tutto quanto, e inoltre è sia scritto sia impaginato meglio degli altri). Curioso che gli ultimi miei tre libri pubblicati, compreso quello del Cammino, siano tutti dello stesso editore: Libreria Editrice Urso di Avola (in provincia di Siracusa). Aggiungo che questa 2ª edizione con Youcanprint è il Top, e supera perfino la 1ª edizione perché è ancora ben più curata.

Perché mi sono rivolto a Youcanprint, nonostante che nel novembre 2014 feci un e-book proprio sul cammino di Santiago detto qui sopra, di cui però ho un pessimo ricordo? Intanto completo questo argomento con una nota: Francesco Urso finalmente poi trasformò l’e-book in cartaceo; di sua iniziativa e senza che io lo chiedessi, nel marzo 2021 decise di pubblicarmelo stupendamente. Nove anni dopo l’infelice esperienza dell’e-book, Fabio Bianchi mi ha suggerito di rivolgermi Youcanprint (che io invece avevo dimenticato): ma stavolta la situazione è diversa, con una strada percorribile giacché io ho l’impaginazione già pronta per la stampa e senza che abbia la necessità dell’intervento di un Editor perché non ne ho bisogno. C’è una nota dolente: il prezzo di copertina l’avrei messo inferiore, ma non sta a me decidere. Una cosa è certa: questa è l’ultima mia fatica editoriale.

 

Sinossi del libro

In “Mezzo secolo rincorrendo il mondo – Nei viaggi la Vespa fu il primo amore... poi venne il resto” c’è quasi mezzo secolo di viaggi, per lo più fatti prima che ci fosse internet. Si parla dei viaggi compiuti su una vecchia Vespa 200 Rally alla volta sia di Capo Nord (1976) sia dell’India. Quest’ultima avventura, in sella alla solita e acciaccata Gigia, è durata 334 giorni verso Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan, India e Nepal: 23.084 chilometri, dal 21 agosto 1977 al 20 luglio 1978. Si narra anche di autostop fatti nel deserto del Sahara su vari veicoli compreso un camion strapieno fino all’inverosimile, di viaggi faticosissimi su deteriorati tassì-brousse e su sovraffollati treni nell’Africa subsahariana, di navigazione dei fiumi dell’Amazzonia su malridotti battelli, autostop in Patagonia e nella Terra del Fuoco, esperienze nel profondo Cile, viaggi sulle Ande boliviane e peruviane, visita alla miniera di Potosì, disavventure in Madagascar, strane vicissitudini nelle Filippine, il Cammino Portoghese fatto assieme alla figlia adolescente, il ritorno in Portogallo ma stavolta con la moglie, l’autostop nel 1979 verso la Sicilia, l’incontro con il figlio di Roberto Patrignani, curiosità varie come il ritrovarsi dopo tre decenni con alcuni personaggi.

Oltre a questi racconti, sono pure incluse informazioni e consigli pratici da ritenersi preziosi per un giovane che voglia avventurarsi ovunque nel pianeta, senza appoggiarsi a una struttura organizzativa. Alcuni sono viaggi spartani e all’avventura, ma un’avventura semplice e più a misura d’uomo dove non è necessario trasformarsi nel Rambo della situazione. Giorgio di viaggi ne ha fatti parecchi, nei modi più impensabili, è passato dalla Vespa allo zaino (in entrambi i casi con il sacco a pelo appresso), alle scarpe da trekking, per poi trovarsi con il trainare un trolley. Ecco, qui sono raccontate le varie diversità della maniera di muoversi. Di tutti i libri di Càeran questo è il migliore, ed è il più completo e il più curato… di parecchio rispetto a prima, meglio perfino della prima edizione. Per tappe è arrivato alla meta, ossia pubblicare il libro che più lo rappresenti. Non farà altri libri sui viaggi perché è la sua opera omnia, essendo un armonioso intreccio delle precedenti pubblicazioni e con le innumerevoli modifiche certosine che lo arricchiscono. Più di così non ne sarebbe capace.

 

Alcune considerazioni

Qual è stata l’accettazione riguardo a questo libro, tra le due edizioni? Finora c’è stato un solo Vespa Club che si è dimostrato magnanime nei miei confronti: il “Vespa Club Baucina – Vespisti a manetta” (distante circa 40 km da Palermo), che per il Natale 2021 mi acquistò 50 copie tra i miei libri, da distribuire ai soci. Nessun altro ha fatto tanto (neanche con delle copie scontate, come in questo caso). Una botta di vita isolata.

Al riguardo invece di chi è stato determinante per la pubblicazione della 1ª edizione, vi racconto una bellissima cosa che mi è capitata. Venerdì 11 novembre 2022, il mio sponsor editoriale mi ha invitato a presentare il libro a Cuneo. La mia riconoscenza verso Mario Giachino – presidente dell’Associazione Sociale Culturale Strade da Moto – è assai forte, pertanto ho accettato di partecipare alla presentazione, da lui organizzata nella “Libreria L’Ippogrifo” in Corso Nizza 1 (in pieno centro di Cuneo, a ridosso della Piazza Tancredi Galimberti). Per pigrizia di solito – diciamo al 99% dei casi – rifiuto questi avvenimenti, ma in questo caso era da accettare decisamente. Lì ho incontrato, oltre alla moglie di Mario (Rosanna Bosca), il vice presidente Pietro Stefani (con sua moglie Olga Vasilets, venuti da Padova). Oltre a loro ho conosciuto vari appassionati motociclisti, uno più simpatico dell’altro. Nell’occasione il Presidente di “Strade da Moto” mi ha regalato sia la maglietta dell’associazione sia la spilla, rendendomi socio onorario. Colgo l’occasione per dire che il sito Strade da Moto ( https://stradedamoto.it ) è fatto in maniera egregia: è fantastico e non lo dico per arruffianarmi, ma perché lo è davvero. Comunque la serata si è conclusa a tavola nel migliore dei modi in un posto caratteristico a una dozzina di chilometri dalla città, tra le specialità locali e storie di viaggi in moto. Dopodiché ho pernottato nell’ampia casa del generoso Mario Giachino, avendo accettato la sua ospitalità per una notte. È stata una piacevolissima esperienza... seppure sia stato imbarazzante che io non abbia mai pagato niente, perché ero l’ospite. Questa mia adesione è stata eccezionale (forse irripetibile) tanto è vero che se non fosse stato Giachino a propormela non avrei accettato. Io non intendo allontanarmi troppo da Milano o, tutt’al più, non lontano da Villa Rosa di Martinsicuro quando sono in villeggiatura in Abruzzo. Ho settantun anni suonati, perciò largo ai giovani per queste “escursioni” e, soprattutto, largo a chi ama stare sotto i riflettori.

Nel 2022 a stampa avvenuta c’è chi mi ha fatto un po’ di pubblicità, come Fabio Bianchi (sempre lui): a pagina 79 del suo libro “Letteratura Motociclistica Giovanile” (maggio 2022 – 254 pagine – Youcanprint) è gratificante leggere otto righe che mi coinvolgono. Lì ci sono anche le citazioni con i titoli di cinque miei libri pubblicati. Lo ringrazio per la considerazione. Fabio, tra l’altro, mi ha acquistato tre copie dell’ultimo mio libro e, per di più, tramite l’editore Francesco Urso ha comprato pure quello sul Cammino di Santiago che mi è stato pubblicato nel marzo del 2021.

Oltre a Bianchi segnalo che nel maggio 2023 Edi Fadelli ha pubblicato “L’asfalto sotto le ruote lungo le strade d’Europa – Viaggi e avventure dal Friuli in Vespa” (Amazon – 288 pagine ufficiali, ma che in realtà sono 294) e, per l’occasione, lui mi ha proposto di stilare la prefazione del suo libro (che gli auguro sia il 1° della serie…); beh un po’ mi ha sorpreso ma, nel contempo, mi ha fatto piacere la sua piena fiducia verso di me. Tra le sue pagine c’è un ampio spazio a me dedicato, in cui spiccano bellissime parole nei miei confronti: grazie, EdiPer di più lui ha prenotato due copie di questa mia seconda edizione, nonostante che abbia già comprato la prima edizione.

Riguardo alla prefazione è la seconda volta che ho l’opportunità di scriverla: la prima occasione fu per Flaviano Oliviero, nel dicembre del 2014, che me la chiese – tramite Enrico La Manna – per il suo libro Viaggio irpino in Vespa”. In entrambi i casi mi sono fatto contagiare con un certo fervore (cosa che mi capita solo quando c’è qualcosa che mi piace).

E ora un argomento venale: a conti fatti, qual è il mio guadagno? È ben difficile che io faccia le cose per avere un tornaconto economico: in primis metto l’entusiasmo e la riconoscenza (quando c’è, come nel caso di Cuneo); ma la rendita non la considero anche perché quando mai ci ho guadagnato qualcosa con i miei libri? Non mi è capitato, neanche una volta, ed è già un successo se pareggiassi i conti senza essere in perdita. Per comprendere meglio il mio modo di essere è bene che si leggano le 30 risposte alle varie domande a me rivolte, che si trovano in fondo a questo Blog, facendolo scorrere a mo’ di rullo.

Chiunque intenda comunicare con me, lo faccia tramite il mio indirizzo e-mail  giorgio.caeran@tiscali.it

sabato 3 dicembre 2022

Intervista

V’invito, per curiosità, a vedere e a leggere questa colorita intervista che mi è stata fatta, composta da 25 domande e bene illustrata. È stata pubblicata domenica 1° ottobre 2023 sul quotidiano online  “Green Planet News”, scritta dal suo Direttore, Daniele Del Moro, e richiede ben 58 minuti di lettura. Sostituisce quella del 3 dicembre 2022. Ecco il link, su cui cliccare: 

https://www.greenplanetnews.it/giorgio-caeran-il-mondo-raccontato-da-un-vespista-leggendario/?

Se si scorre fino in fondo, al termine dell’intervista negli ultimi due righi ci sono due link di color verde: cliccandoci sopra si accede a dei Blog in tema.

  L’ultima mia idea… e  v ’invit o a  vederla Il 21 agosto 2024 (in coincidenza con il 47° anniversario della mia partenza per il viaggio in...